È rientrato dal Venezuela, dopo una" tournée durata circa un mese, il pianista gradiscano Lucio Belviso, che ha fatto parte di una piccola delegazione friulana che ha riscosso un grande e caldo successo presso le comunità friulane sparse nella Repubblica venezuelana. Belviso ha anche accompagnato il cantante udinese Beppino Lodolo, esibendosi con perizia e sensibilità tanto al pianoforte quanto all'organo e allajisarmonica.
La tournée, non priva di fatiche attraverso le calure del Venezuela, ha portato la bella musica e il bel canto friulano e italiano a Caracas,ValenCia, Maturin, Puerto Ordaz, El Tigrito, Maracaibo, San Cristobal e Barquisimeto; dalla costa dei Caraibi, all'Orinoco, alle Ande.
E proprio sulle Ande, nell'Estado Tachira, non è mancato un fuori programma di profondo significato umano raggiungendo l'enorme cantiere dell'Uribante Caparo, dove un'impresa italiana sta' realizzando una diga di grandi dimensioni. Fra le maestranze e i dirigenti, molti i friulani che hanno costituito lassù un "Fogolar Furlan".
Il 21 novembre, inoltre, nella basilica di Chiquinquirà, cattedrale di Maracaibo, in occasione della festa della "Chinita", madonna del popolo "guajro», Lucio Belviso e Beppino Lodolo hanno eseguito tra l'altro l'Ave Maria di Schubert e di Gounod.
A conclusione hanno anche eseguito "Stelutis alpinis» e i fedeli non hanno potuto fare a meno di dimostrare il loro affetto e la loro stima con un grande e prolungato applauso. Tutto il Venezuela sta vivendo un profondo fermento di friulanità che la qualificata e sensibile presenza di Lucio Belviso, Beppino Lodolo e Alberto Picotti non ha mancato di incrementare.
Al Centro italo-venezolano di Caracas è stato festeggiato il commiato di Lucio Belviso, che è appunto rientrato a Gradisca, mentre Lodolo si fermerà ancora alcuni giorni per adempiere ulteriori impegni e Picotti per una serie di conferenze sulla cultura friulana, patrocinate dall'ambasciata d'Italia.