Successo alla Bergamas, gremita di gente, per la presentazione del cd
Sfumature friulane, realizzato dal maestro gradiscano Lucio Belviso. Lo spettacolo è stato presentato dall'attore Fabio Miotti, che ha delineato i contenuti del cd musicale.
In Sfumature friulane sono inserite non solo composizioni d'autore e canti popolari: è costituito da brani che esaltano il canto friulano, in un ideale percorso che va dal Tagliamento all'Isonzo. Una serie di composizioni che esaltano con profonda poesia bellezza e serenità della natura ed elevano quel meraviglioso sentimento che esiste fra le persone che si vogliono bene. Insomma, una realizzazione musicale che è un atto d'amore per il Friuli e Gradisca e per alcuni personaggi, musicisti e poeti che hanno onorato la gradiscanità. La gnot d'avril, composta da Arturo Zardini su testo del poeta Pietro Zorutti, seguita da A racuei ti voi lis stelis hanno aperto l'incontro con l'accompagnamento al pianoforte e alla fisarmonica di Lucio Belviso, con "
la voce amica dei friulani nel mondo" Beppino Lodolo. Il coro di voci bianche lo, tu, noi diretto da Laura Belviso, ha poi interpretato quattro brani: Montagnutis, canto della tradizione popolare; Li gnovis ciampanis di Bruma dei concittadini Michele Eulambio su testo di Pino Odorico; Ave Maria, preghiera alla Madonna; Carol of the bells, canto per festeggiare il Natale. Lo spettacolo è proseguito con due brani della raccolta proposti da Beppino Lodolo, che con Anin vari n fortune e L'emigrant sono un omaggio al lavoro friulano nel mondo. Lodolo si è congedato con La balade de me chitare. Le due composizioni corali Ciant dal Isunz, composta dai concittadini Giovanni Pian e Carlo Luigi Bozzi, e L'è una bambina a Bruma, di Riccardo Zumin, su testo di Edmondo Zumin, sono stati affidati nella versione originaie al coro Città di Gradisca diretto da Luca Perissin, che ha chiuso la sua partecipazione con un classico della tradizione friulana, Stelutis alpinis, e con il canto natalizio African Noel. Al termine, il maestro Lucio Belviso ha invitato il pubblico a intonare con gli artisti esibitisi in precedenza L'inno a Gradisca, che ha entusiasmato la sala. Conclusione col brindisi curato dalla Pro loco. (g.p)