Con la generosità dell’artista che desidera regalare momenti emozionanti al suo pubblico, sabato 2 dicembre, il pianista gradiscano Lucio Belviso ha proposto ed interpretato un raffinato concerto intitolato “Ricordi… Emozioni” presso il Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo, per l’occasione, esaurito in ogni ordine di posti.
Affiancato dall’orchestra d’archi dell’Associazione Musicale e Culturale di Farra d’Isonzo, diretta dalla M.a Annalisa Clemente, Lucio Belviso ha interpretato melodie della musica leggera internazionale e colonne sonore di famosi film, estratte dalle sue raccolte discografiche. Un riconoscente omaggio a tanti compositori - come lo ha definito il Maestro - che hanno saputo esprimere in musica la poesia e il loro canto alla vita.
Il repertorio proposto è stato un susseguirsi di note delicate e coinvolgenti che hanno invitato ad aprire il cuore e a guardare più in alto, superando quel confine che solo la forza della musica è in grado di esprimere. Il talento di Lucio Belviso è stato accompagnato dalla Corale “R. Portelli” di Mariano del Friuli, diretta dal M.o Fabio Pettarin, unitamente al Coro giovanile “Io-Tu-Noi” di Villesse, diretto dalla figlia M.a Laura Belviso e dalla soprano Silvia Spessot, mentre poetiche letture sono state affidate alla voce dell’attore Enrico Cavallero. Un appassionante amarcord che ha fatto breccia nel cuore del pubblico presente, ripetutamente ringraziato dal Maestro a fine concerto: un’altra emozione da racchiudere nello scrigno dei ricordi.
L’amministrazione comunale di Gradisca d’Isonzo, attraverso la Sindaca Linda Tomasinsig e il Vice Sindaco Enzo Boscarol, ha ringraziato il Maestro Belviso, che con la sua arte ha dato lustro a Gradisca in campo internazionale, omaggiandolo con la copia di un tallero gradiscano, moneta coniata durante la reggenza della famiglia Eggenberg (1647-1717), allorchè la Fortezza conobbe un periodo di grande vitalità e che, a 300 anni dalla sua conclusione per estinzione della famiglia stiriana, viene celebrato con particolari iniziative storico-culturali.
Orianna Furlan